PERCHE’ HO DECISO DI NON SCRIVERE QUESTO BLOG

Che cos’è un sito senza un blog? È come una bella tazza di cioccolata calda senza panna. Gustosa e invitante, certo, ma diciamoci la verità… un po’ incompleta! Quindi sì, lo ammetto, ho ceduto alla tentazione e anch’io come libero professionista, counselor, ipnologo e ipnotista ho trovato tanti motivi per… NON scrivere questo blog!

NON lo scrivo di certo per riempirvi nuovamente di trite e ritrite banalità sulla Psiche umana, ridotta a cervello con connessioni neuronali annesse; sul fatto che se hai dei dolori senza comprovate basi fisiologiche e non sappiamo perché e per come, allora molto probabilmente è lo stress, se stai vivendo un periodo particolarmente difficile e ti senti particolarmente nervoso, allora sicuramente è lo stress, se fai la vita di un criceto in gabbia, perfettamente inserito come ingranaggio della Mega-Macchina recitante il mantra “consuma-produci-crepa”, stai tranquillo che il problema non ha nulla a che fare con l’attuale sistema economico-sociale, ma di certo è lo stress; sugli uomini che vengono da Marte (quei bruti insensibili bastardi) e le donne… beh le donne da Venere (o dalla Luna o da qualche altra galassia sperduta o… non importa, sicuramente da qualche posto indecifrabile e petulante), sui bambini indaco, cristallo, oro, argento e mirra; sul fatto che tutto sia energia, che noi siamo energia, che le piante e gli animali sono energia, che i sassi sono energia, che le tasse e le multe sono energia (e a giudicare dalle imprecazioni ad esse connesse direi tanta, tantissima energia); sul fatto che bisogna pensare sempre e comunque positivo, perché sei vivo e finché sei vivo la barca va e lasciala andare e di certo non sarò io a volerla fermare.

No, non scriverò per nessuno di questi motivi. Altri molto meglio di me hanno già pontificato (e continuano a farlo) su questi argomenti in modo tronfio e saccente. Lasciamoli esprimere liberamente e passiamo oltre.

NON scrivo questo blog per assurgere a novello vate della Coscienza umana, che sempre più si sta delineando come vera e propria “Pietra Filosofale” di tutti gli odierni neuro-scienziati impegnati a riprodurla, con l’intenzione di dare vita ad un’Intelligenza Artificiale comparabile a tutti gli effetti ad un essere umano privo di carne e di corpo, ma potenziato nella sua capacità di calcolo e di elaborazione dati: croce e delizia dell’intera cultura occidentale! Personalmente, perdonatemi, non riesco proprio a condividere questo loro irrefrenabile entusiasmo e continuo a pensare che sia meglio pensare a partire da un corpo, poiché noi tutti qui presenti anzitutto (e dovremmo sempre ricordarlo) non siamo menti che “possiedono” dei corpi, bensì siamo corpi che si rapportano ad un mondo ed è proprio a partire dai nostri corpi, in relazione al mondo in cui ci siamo trovati a vivere e a relazionarci con gli “altri-da-noi”, che è nata e si è sviluppata la cosiddetta nostra Coscienza.

NON scrivo questo blog nemmeno per sciorinare “utili consigli” atti a pomparvi e spingervi a diventare tutti patetici “super-man” e “wonder-woman”. Credo che di uomini e donne ego-centrate che rasentano forme di autistico narcisismo ce ne siano già troppi là fuori. Inoltre l’ambito del coaching direttivo di stampo “american way of life” è oltremodo inflazionato con corsi, seminari, workshop basati tutti sul semplice e lineare dogma “no limits, no party”, accompagnati dall’implicita convinzione che “se sei sfigato, è solo colpa tua”.
Certo, il mio lavoro consiste anche e soprattutto nel supportare le persone nei periodi cosiddetti di “crisi”, aiutandole a superare limiti nocivi e disfunzionali, portandole nello stesso tempo a far emergere le loro risorse e potenzialità, ma questo non significa trascurare l’importanza delle ombre e dei limiti di ciascuno, i quali contribuiscono in modo determinante a fornire una forma e uno spessore alla nostra Persona, rendendola in questo modo unica e irripetibile. Tra coloro che si ribellano prometeicamente alla loro realtà e coloro che si rassegnano passivamente, preferisco una terza possibile via: quella dell’Accettazione Attiva. O se preferite, per utilizzare un’espressione a me particolarmente cara e credo alquanto suggestiva, “Fluire col Fluire”.

Come vedete, i motivi per NON scrivere questo blog sono molti e potrei trovarne altrettanti, ma credo che proprio per questo potrei iniziare a scrivere qualcosa di autentico, qualcosa che mi auguro possa suonare sensato e in cui credo veramente, frutto della mia formazione e della mia decennale esperienza diretta sul campo, inerente il vasto e affascinante ambito del Counseling, dell’Ipnosi, dell’Inconscio e dell’Anima umana. La mia base è, e resterà sempre, filosofica, per cui un savio dubbio accompagnerà costantemente i miei articoli, aiutandomi ad evitare gli infondati assolutismi, le rigide doverizzazioni e le indiscutibili verità.
Chi lo vorrà, curioso di osservare l’evolversi di queste prime possibili tracce appena delineate, potrà seguirmi lungo queste mie suggestioni scritte.
Sarò infinitamente grato nei confronti di chiunque sentirà il desiderio di contribuire a questa mia nuova avventura, attraverso commenti, osservazioni, suggerimenti, critiche e riflessioni.

Bene, si parte, che il viaggio abbia inizio!