Trasformare la tua realtà e diventare quello che hai sempre sognato è possibile. E non servono magie o incantesimi, per farlo sarà sufficiente l’ipnosi. Continua a leggere se sei curioso di saperne di più.
FACCIAMO UN GIOCO…
Facciamo un gioco… ti va? Non scherziamo, è una cosa seria! Proprio come tutti i giochi veri, grazie ai quali hai appreso la stragrande maggioranza delle questioni fondamentali della tua vita. Ricordi quando eri un bambino? Ti divertivi giocando e nel frattempo imparavi cose nuove. Quante cose… Bene! Facciamo un gioco, immagina di essere quello che da sempre vorresti essere e supponi per un secondo che, immaginandolo, lo diventi per davvero! Magia? Facciamo un gioco…
Ricordi di quando da piccolo, da solo o coi tuoi amichetti, facevi finta di essere qualcun altro? Che ne so, magari un super-eroe dai poteri illimitati, o più modestamente un gelataio, un venditore ambulante, un cuoco, un pompiere, un fioraio, un dottore e chi più ne ha più ne metta… entravi in quel ruolo con tutto te stesso, il tuo atteggiamento mutava, la postura e la gestualità iniziavano sorprendentemente a cambiare, persino la voce e lo sguardo parevano diversi. Come se davvero in quel momento fossi diventato realmente la persona che dicevi di voler rappresentare e impersonificare! Incredibile, non è vero?
Eppure, quella facoltà di immaginarsi diversi da quello che si è, dando avvio a quel processo interiore che conduce a realizzarsi concretamente come si vorrebbe, non è scomparso con l’età adulta. Fidati, puoi ancora giocare col possibile e trasformare la tua realtà! Magia? Non proprio. Ipnosi. E tra quest’ultima e lo straordinario potere di immaginare e di incidere sulla realtà circostante il legame è molto stretto, tant’è che potremmo tranquillamente riportare un ottimale stato di trance ipnotica alla manifestazione plastica della nostra immaginazione attiva e creativa, adeguatamente orientata in una precisa rappresentazione mentale, sia autonomamente (auto-ipnosi), sia con l’aiuto di un operatore con il quale si entra in una relazione (ipnosi etero-diretta).
OLTRE IL CORPO A PARTIRE DAL CORPO
Forse vi sorprenderà sapere che la possibilità di cogliere l’ulteriorità che ci contraddistingue per trascendere i nostri limiti e sfruttare al massimo tutte le nostre potenzialità ha a che fare anzitutto con il nostro corpo, il quale ben lungi dall’essere mero insieme di organi, distinto dalla mente (in quella visione schizofrenica, tipicamente occidentale, dalle conseguenze terrificanti che continuiamo ancora a pagare in particolare nell’ambito della medicina e della salute), è vivo, il che significa che respira, agisce, si agita, danza, canta, ride, piange, odia, ama, prova sentimenti ed emozioni, in una parola è sempre proiettato oltre se stesso, in rapporto costante con gli altri e con il mondo nel quale si muove. Schopenhauer, da filosofo occidentale conoscitore dell’antica saggezza contenuta nei Vedanta, sapeva bene che volontà e corpo formano un’unità e che il corpo è volontà fatta rappresentazione. Gli esistenzialisti del Novecento sapevano chiaramente che noi siamo sempre più di quel che siamo. E tutto ciò a partire dal corpo, che è già simbolo, immagine e rappresentazione.
Cambio rappresentazione del mio corpo, cambia il mondo intorno a me. Ecco perché è di fondamentale importanza, come scrive Florinda Donner, citata dal grande maestro Elémire Zolla in “Verità segrete esposte in evidenza” (un testo da leggere e rileggere per la sua densa e inesauribile profondità), “spezzare i calchi” ai quali mente e corpo si sono adattati negli anni, a causa delle reiterate abitudini, delle mortifere credenze, delle beote convinzioni, dei condizionamenti limitanti e di tutte quelle invisibili gabbie all’interno delle quali ci siamo adagiati per sopravvivere da automi, concedendoci nuovamente di respirare liberi e leggeri, aprendoci a nuovi orizzonti di possibilità grazie ai quali accedere ad altri piani di consapevolezza e livelli di coscienza.
FACCIAMO COME SE FACESSIMO FINTA
Su queste basi teoriche si fonda la pratica dell’Ipnosi di tipo Progressivo, sia a partire da un livello maggiormente cognitivo, sia spostandosi su un livello più marcatamente simbolico-immaginativo, secondo il principio cardine “Faccio finta di essere quello che vorrei essere come se già lo fossi e così facendo lo divento”.
Si può iniziare dandosi un obiettivo realizzabile e verificabile concretamente, che ci sta a cuore in questa fase della nostra vita. Prefigurandoselo e pregustandolo, come se lo avessimo già raggiunto, possiamo cominciare a chiarire interiormente a noi stessi quali risorse e qualità riteniamo necessarie e determinanti per il conseguimento di questo nostro obiettivo. A questo punto possiamo favorire il loro emergere, riportando al nostro presente ricordi più o meno lontani, fasi o episodi della nostra vita, durante i quali siamo effettivamente riusciti a tirar fuori e “mettere in campo” efficacemente determinate nostre caratteristiche e potenzialità. E se ci siamo riusciti una volta, possiamo di certo riuscirci di nuovo.
In seguito possiamo intensificare sempre più questa nostra rinnovata consapevolezza, rafforzando la fiducia nel poter realizzare quello che riteniamo importante per noi. Infine possiamo mettere in atto il vero e proprio cambiamento, rendendolo manifesto a livello corporeo. Così iniziamo a muoverci fisicamente da un punto x di partenza (stato attuale) ad un punto y di arrivo (stato desiderato), portando gradualmente alla nostra coscienza le vivide immagini precedentemente emerse e strettamente connesse a ben precise risorse e potenzialità che riteniamo utili al nostro scopo. Ripetendo questo nostro tragitto più e più volte, ci accorgeremo in breve tempo che le quasi impercettibili differenze iniziali nel nostro modo di muoverci, atteggiarci, esprimerci non-verbalmente, cominceranno a farsi sempre più evidenti, portandoci a sentire diversi, come se emanassimo una nuova e luminosa energia vitale, con nostro grande stupore e compiacimento.
IN ALTO I CUORI
Bene, ora sappiamo con certezza cosa succederà e siamo pronti ad affrontare con fiducia e coraggio la realtà, la quale ora appare completamente diversa, poiché ora siamo noi ad essere diversi. Lucidamente centrati, disciplinatamente leggeri. Possiamo tornare ad immaginare, possiamo tornare a sperimentare, possiamo tornare a creare! Possiamo anzitutto tornare a giocare! Sursum Corda!
In attesa del prossimo articolo…buon gioco!